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Ma tanto, tanto, tanto!. -
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E come si entra nel gioco?. -
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Ci si mette d'accordo.
Magari un segnale.
Qualcosa tipo "prendi il collare" che faccia inequivocabilmente capire che si inizia a giocare. -
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Sì. È più usuale un "uscire e entrare" dalla modalità d/s che uno starci sempre dentro. È un po'...schiacciante se vogliamo. -
.Ci si mette d'accordo.
Magari un segnale.
Qualcosa tipo "prendi il collare" che faccia inequivocabilmente capire che si inizia a giocare
Però esisterà sempre la consapevolezza che da un momento all'altro potrebbe cominciare il gioco...una cosa abbastanza eccitante comunque.... -
.Ci si mette d'accordo.
Magari un segnale.
Qualcosa tipo "prendi il collare" che faccia inequivocabilmente capire che si inizia a giocare
Però esisterà sempre la consapevolezza che da un momento all'altro potrebbe cominciare il gioco...una cosa abbastanza eccitante comunque...
Nel caso di una convivenza non so ma se sei in una relazione continuativa il cambio di registro è eccitante almeno per me. -
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E con questa definizione vinci il Premio Understatement 2024!. -
.Ci si mette d'accordo.
Magari un segnale.
Qualcosa tipo "prendi il collare" che faccia inequivocabilmente capire che si inizia a giocare
Però esisterà sempre la consapevolezza che da un momento all'altro potrebbe cominciare il gioco...una cosa abbastanza eccitante comunque...
Beh sì. -
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Direi un gesto od una parola, oppure a determinati orari o in determinate giornate prestabilite.. -
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A questo punto viene spontaneo chiedersi cosa, come, quali pratiche, tipi di comportamenti, relazioni dialogiche eccc…. credete siano necessari all’interno di un rapporto 24/7? . -
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Sarò io che non riesco a capire, ma se per entrare nel "gioco" seve una parola o un gesto non è più una relazione 24/7 anche perché se alla parola d'ingresso rispondessi con "oggi non mi va"?
Una relazione con un dominante la ricerchi se per indole hai certe necessità, che non si limitano ad essere masochisti.
Una relazione D/s è fatta di complicità e affinità che vanno oltre il gioco, altrimenti è una relazione S/m in un contesto affettivo.
🤔 riuscite sempre a confondermi.. -
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Difficile? SI
Impossibile? NO
Molti pensano sia una roba incredibilmente difficile da sostenere, roba da pazzi appunto.
La verità è che può essere faticosa, ma tutto lì.
La condizione per attuare un TPE è di solito un percorso a monte (relazione più lunga) che si trasforma in convivenza.
Quella roba a distanza non è 24/7 e spesso nemmeno TPE/APE.
Funziona quando le persone si conoscono già bene, e ci sono già alcuni protocolli base funzionanti, che si espandono e diventano protocolli esterni /interni, i primi riguardano la sfera sociale, i secondi la sfera intima della coppia.
Per fare ciò si stabiliscono delle regole- per esempio non si può utilizzare un certo colore, un certo tipo di intimo, non puoi uscire a divertirti da sol@,non puoi viaggiare da sol@, non ricevi gente a casa,non puoi preparare o mangiare certe cose, etc etc tranne alcune eccezioni che però vanno valutate e decise dalla persona M.
Può piacere come non, diciamo che dopo un po' non ci fai nemmeno più caso,non ti pesano più di tanto, tranne se la storia finisce.
Se, e quando finisce, ti ritrovi a non sapere più se quella cosa ti piaceva o meno, molte scelte le fai in automatico anche se normalmente sceglieresti diversamente. Influisce su tutto,e si fa difficoltà a ritrovare la persona che si era prima di iniziare quel tipo di percorso.
Edited by Mistral. - 26/4/2024, 14:13. -
.Difficile? SI
Impossibile? NO
Molti pensano sia una roba incredibilmente difficile da sostenere, roba da pazzi appunto.
La verità è che può essere faticosa, ma tutto lì.
La condizione per attuare un TPE è di solito un percorso a monte (relazione più lunga) che si trasforma in convivenza.
Quella roba a distanza non è 24/7 e nemmeno TPE/APE.
Funziona quando le persone si conoscono già bene, e ci sono già alcuni protocolli base funzionanti, che si espandono e diventano protocolli esterni /interni, i primi riguardano la sfera sociale, i secondi la sfera intima della coppia.
Per fare ciò si stabiliscono delle regole- per esempio non si può utilizzare un certo colore, un certo tipo di intimo, non puoi uscire a divertirti da sol@,non puoi viaggiare da sol@, non ricevi gente a casa,non puoi preparare o mangiare certe cose, etc etc tranne alcune eccezioni che però vanno valutate e decise dalla persona M.
Può piacere come non, diciamo che dopo un po' non ci fai nemmeno più caso,non ti pesano più di tanto, tranne se la storia finisce.
Se, e quando finisce, ti ritrovi a non sapere più se quella cosa ti piaceva o meno, molte scelte le fai in automatico anche se normalmente sceglieresti diversamente. Influisce su tutto,e si fa difficoltà a ritrovare la persona che si era prima di iniziare quel tipo di percorso.
Una ottima descrizione direi. Per me è stato così, era diventato "normale", solo uscendone ne ho compreso alcuni aspetti troppo "spinti". -
.Sarò io che non riesco a capire, ma se per entrare nel "gioco" seve una parola o un gesto non è più una relazione 24/7 anche perché se alla parola d'ingresso rispondessi con "oggi non mi va"?
Una relazione con un dominante la ricerchi se per indole hai certe necessità, che non si limitano ad essere masochisti.
Una relazione D/s è fatta di complicità e affinità che vanno oltre il gioco, altrimenti è una relazione S/m in un contesto affettivo.
🤔 riuscite sempre a confondermi.
Nel mio caso non ci sono segni convenzionali. Le differenti modalità vanno a braccetto. Ma c'è una sorta di cambio di atteggiamento che mi fa capire, o fa capire che stiamo passando da una modalità ad un altra, a volte nulla di eclatante. Conosci l' altro, l' altro conosce te. -
.Sarò io che non riesco a capire, ma se per entrare nel "gioco" seve una parola o un gesto non è più una relazione 24/7 anche perché se alla parola d'ingresso rispondessi con "oggi non mi va"?
Una relazione con un dominante la ricerchi se per indole hai certe necessità, che non si limitano ad essere masochisti.
Una relazione D/s è fatta di complicità e affinità che vanno oltre il gioco, altrimenti è una relazione S/m in un contesto affettivo.
🤔 riuscite sempre a confondermi.
È un gioco a cui entrambi vogliamo giocare. "Oggi non mi va" può essere giustificato da motivi di salute o altri motivi validi, altrimenti può essere una risposta brat. Se non è uno dei casi precedenti forse bisogna parlare e capire se e come continuare.A questo punto viene spontaneo chiedersi cosa, come, quali pratiche, tipi di comportamenti, relazioni dialogiche eccc…. credete siano necessari all’interno di un rapporto 24/7?
Credo sia necessario rispettare una struttura di qualsiasi intensità..